Basta avviare Just Dance 2019 sulla propria console di gioco (è disponibile ovunque, anche su Nintendo Wii U) per accorgersi che è “ancora” lui, il caro buon vecchio Just Dance. Sì, perché anche se è appena stato pubblicato di novità ed elementi originali rispetto a Just Dance 2018, 2017, 2016 e via a ritroso nel tempo ce ne sono davvero poche. L’immediatezza è fondamentale in quello che è ormai da nove anni il party game da salotto per tutta la famiglia, in grado di far alzare dalla poltrona indistintamente amici, mamma, nonni e bambini, tutti pronti ad impugnare un controller (o il proprio smartphone) e iniziare a ballare come se non ci fosse un domani. È questa la magia di Just Dance 2019, il filo rosso che lo lega al passato e che continuerà a legarlo ai prossimi titoli in arrivo in futuro che, lo scommettiamo, procederanno a consolidare la formula del gameplay senza mai rinfrescarla davvero ancora per un bel pezzo.
Perché in fondo, cosa mai si potrà innovare ancora in un sistema di gioco che spinge il giocatore a ballare, ballare e ballare, imitando le movenze riportate sul televisore di casa?
I sensori di rilevazione del movimento ci sono sembrati in Just Dance 2019 più precisi e accurati della versione 2018, e ci siamo trovati puniti in alcuni casi per un gesto del polso o un posizionamento degli arti superiori non perfettamente coincidente con quanto mostrato dai buffi manichini a schermo durante l’esecuzione della performance musicale. Non è stato un caso, perché lo stesso si è verificato anche in coreografie successive: probabilmente la calibrazione basata sul motion control di Nintendo Switch è davvero la più affidabile attualmente in commercio, e l’esperienza di gioco sulla piattaforma Nintendo in Modalità TV resta uno dei metodi migliori per godersi il titolo musicale di Ubisoft.